Sentenza di non luogo a procedere

Il codice prevede un unico tipo di sentenza di non luogo a procedere a seguito dell’udienza preliminare, senza distinguere tra lo svolgimento ordinario, il supplemento di indagine (art. 421 bis) o l’integrazione probatoria (art. 422). La sentenza è pronunciata in base a motivi di diritto oppure di fatto (art. 425), ossia:

  • quando sussiste una causa che estingue il reato (es. prescrizione);
  • quando sussiste una causa per la quale l’azione penale non doveva essere iniziata o proseguita (es. mancanza della querela);
  • quando il fatto non è previsto dalla legge come reato;
  • quando esiste la prova che l’imputato è innocente (il fatto non sussiste, l’imputato non l’ha commesso o il fatto non costituisce reato);
  • quando è accettato che la persona non è punibile per qualsiasi causa. Il giudice, tuttavia, non può pronunciare la sentenza di non luogo a procedere se ritiene che dal proscioglimento dovrebbe conseguire l’applicazione di una misura di sicurezza diversa dalla confisca (art. 425 co. 4);
  • quando gli elementi di prova a carico, pur esistenti, sono insufficienti, contraddittori o comunque non idonei a sostenere l’accusa in giudizio (co. 3).

La l. n. 479 del 1999 ha introdotto la precisazione che, ai fini della pronuncia della sentenza di non luogo a procedere, il giudice deve tenere conto delle circostanze, se del caso effettuando il bilanciamento tra le aggravanti e le attenuanti (co. 2) (funzione di filtro espletata dall’udienza).

Pronuncia ai sensi dell’art. 129.

Nel corso o all’esito dell’udienza preliminare può essere pronunciata sentenza di non luogo a procedere anche ai sensi dell’art. 129 che prevede la declaratorio immediata di determinate cause di non punibilità. A parere delle Sezioni unite della Corte di cassazione, nella fase che va dalla ricezione della richiesta di rinvio a giudizio allo svolgimento dell’udienza preliminare, il giudice non può pronunciare de plano l’immediata declaratoria di determinate cause di non punibilità. Viceversa, deve dare impulso al rito tipico della fase in corso, dovendo fissare l’udienza preliminare. Solo nel corso di tale udienza, se ne ricorrono i presupposti, può emettere sentenza di non luogo a procedere ai sensi dell’art. 129.

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