Legge sull’ordinamento giudiziario

La legge sull’ordinamento giudiziario viene richiamata dalla Costituzione come la legge base che dovrebbe dettare i principi generali sullo status di quei particolarissimi pubblici funzionari che sono i magistrati. A distanza di oltre cinquantanni dall’entrata in vigore della Costituzione, tuttavia, tale legge non è stata ancora emanata e la legge base continua ad essere il r.d. n. 12 del 1941, svuotato non solo dallo smantellamento della vecchia disciplina ma anche dall’emanazione di numerose leggi successive, alcune delle quali hanno modificato profondamente il contenuto del decreto (2006).

Con la l. n. 150 del 2005 è stata conferita al governo la delega per la riforma dell’ordinamento giudiziario, un intervento normativo estremamente controverso, di cui si è contestata la legittimità costituzionale soprattutto il relazione al pesante ridimensionamento dei poteri dell’organo di autogoverno della magistratura.

Giudice di pace

Il giudice di pace è un giudice onorario, ossia un giudice non togato, non selezionato tramite concorso e non legato da un rapporto organico di servizio con l’amministrazione della giustizia. Tale giudice fa comunque parte dell’ordine giudiziario e come tale è soggetto unicamente alla legge, è tenuto all’osservanza dei doveri previsti per i magistrati ordinari ed è sottoposto alla sorveglianza del CSM. I requisiti per la nomina a giudice di pace sono la laurea in giurisprudenza, un’età non inferiore a 30 e non superiore a 70 anni, l’aver cessato l’esercizio di qualsiasi attività lavorativa dipendente pubblica o privata e la residenza in un comune della circoscrizione del tribunale dove ha sede l’ufficio di giudice di pace. I giudici di pace sono nominati per quattro anni dal CSM su proposta formulata dal consiglio giudiziario territorialmente competente. L’art. 7 c.p.c. descrive le competenze del giudice di pace:

  • le cause relative a beni mobili di valore non superiore a cinquemila euro;
  • le controversie da infortunistica stradale con danni non superiori a ventimila euro
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