Una disposizione della carta costituzionale che ha efficacia imme­diata è il comma primo dell’ art. 39 cost. in base al quale l’organizzazione sindacale è libera.

Le ragioni dell’apposito riconoscimento della libertà di organizzazio­ne sindacale. Una prima questione è quella delle ragioni di un espresso ri­conoscimento della libertà di organizzazione sindacale quando la stessa si poteva desumere dal principio generale della libertà di associazione che dalla nostra costituzione è riconosciuta in termini ampi dall’ art. 18 cost.

Tra le altre ragioni vi è quella storica, di contrapposizione della nostra costituzione al sistema corporativo in cui la libertà sindacale era stata di fatto negata.

A quella storica si aggiungono ragioni di maggiore rilievo sotto il pro­filo giuridico. Una prima è lo scopo dell’associazione sindacale dei lavora­tori che riceve un espresso riconoscimento costituzionale.

Altra spiegazione dell’autonomia dell’art. 39 co. 1 rispetto all’art. 18 cost. sta nel fatto che la prima norma riconosce una libertà più ampia della libertà di associazione, quale è la libertà di organizzazione.

Distinzione tra associazione ed organizzazione. Espressione della li­bertà di organizzazione non è soltanto quella associativa ma anche la formazione di strutture di natura non associativa come possono essere le organizzazioni dei disoccupati, i comitati unitari di base (cobas), i consigli di fabbrica o le rappresentanze sindacali aziendali. Le organizzazioni esercitano una rappresentanza d’interessi di tutti i membri a differenza dalle associazioni che esercitano un potere di rappresentanza di volontà.

La rappresentanza d’interessi dei non soci. Le as­sociazioni sindacali dei lavoratori presentano, rispetto alle altre associa­zioni, una particolarità, quella di esercitare non soltanto una rappresen­tanza di volontà dei soci, ma anche una rappresentanza d’interessi dei la­voratori non iscritti.

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