Vi sono alcuni settori dell’indirizzo politico che sostanzialmente concentrano nel Governo il potere decisionale. Sotto questo profilo meritano di essere ricordati:

la politica di bilancio e finanziaria (il documento di programmazione economico-finanziaria, disegno di legge finanziaria, disegno di legge di bilancio e, secondo la Costituzione anche la legge di approvazione del bilancio). L’insieme di questi poteri proposta, di direzione e di controllo fa capo al ministero dell’economia e delle finanze. Questo ministero costituisce il principale centro di elaborazione dell’indirizzo politico e amministrativo del Governo; esso esercita le sue competenze nei seguenti settori: politica economica, finanziaria e di bilancio, programmazione degli             investimenti pubblici e degli interventi per lo sviluppo economico territoriale e settoriale, politiche dirette a ridurre i divari           economici tra le diverse Regioni, gestione e dismissioni delle partecipazioni azionarie dello Stato.

La politica estera, si sostanzia nella stipula di trattati internazionali e nelle relative attivitĂ  preparatorie, nella cura dei rapporti con gli altri stati, particolarmente nell’ambito delle organizzazioni internazionali cui l’Italia partecipa.

La politica comunitaria, che concerne invece i rapporti con le istituzioni comunitarie. L’azione del Governo in questo campo è coordinata dal Presidente del Consiglio dei ministri, che si avvale di un apposito dipartimento della Presidenza del Consiglio.

La politica militare, è uno dei settori dell’indirizzo politico e amministrativo prevalentemente rimesso al Governo ed in cui limitato è l’intervento del Parlamento.

La Costituzione ha disciplinato il regime di emergenza bellica con gli artt. 78 ed 87, secondo i quali:

-le Camere deliberano lo Stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari;

-il Capo dello Stato dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere;

-il Capo dello Stato ha il comando delle forze armate e presiede il Consiglio supremo di difesa, anche se la direzione politica e tecnico-militare delle forze armate rientra nell’indirizzo politico e amministrativo del Governo.

I regimi di emergenza bellica si instaurano oramai con il ricorso da parte del Governo ad un       decreto legge, che prevede l’intervento militare e provvede alla copertura dei costi. Eventualmente, dopo l’avvio delle operazioni militari, il Parlamento esprime alcuni indirizzi al Governo ricorrendo all’approvazione di una mozione.

La politica informativa e di sicurezza, riguarda la difesa dello Stato democratico e delle

istituzioni poste dalla Costituzione a suo fondamento. Al Presidente del Consiglio dei Ministri sono attribuiti l’alta direzione, la responsabilitĂ  della politica generale ed il coordinamento della suddetta politica.

Il Presidente del Consiglio, inoltre, può apporre il segreto di Stato su tutti gli atti, i documenti, le notizie, le attivitĂ  e ogni altra cosa la cui diffusione sia idonea a recare danno all’integritĂ  dello Stato democratico. L’apposizione del segreto di        Stato può essere ricollegata alla vigenza di accordi internazionali, alla difesa delle istituzioni costituzionali, alla garanzia del libero esercizio delle funzioni degli organi costituzionali, all’indipendenza dello Stato e alla sua difesa militare.

 

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