Interpretazione del contratto, interpretazione della legge

Non sono mancati in dottrina gli accostamenti tra l’interpretazione del contratto e l’interpretazione della legge.

In realtĂ  le due operazioni sono profondamente diverse:

a)     l’interpretazione del contratto tende ad accertare il contenuto di un atto di autonomia privata secondo l’intento dei suoi autori mentre

b)    l’interpretazione della legge tende ad accertare il contenuto di una regola dell’ordinamento secondo la sua funzione sociale.

 

Interpretazione e valutazione giuridica

E’ necessario effettuare una distinzione tra interpretazione del contratto e valutazione giuridica.

L’interpretazione del contratto, come giĂ  avuto modo di vedere, è volta ad accertare che cosa le parti hanno stabilito.

La valutazione giuridica è, invece, volta ad accertare il valore giuridico dell’atto. Essa è un’operazione (che peraltro presuppone la giĂ  intervenuta effettuazione della interpretazione ed integrazione) diretta ad individuare lo schema causale nell’ambito del quale il contratto debba essere classificato, inquadrato.

La qualificazione non è, di per se, un’operazione riservata al giudice in quanto ben può essere operata dalle parti; in ogni caso, però, anche se è operata dalle parti in modo espresso mediante l’impiego di un nomen iuris specifico, non costituisce mai un vincolo per il giudice chiamato a decidere sul caso concreto il quale potrĂ , in applicazione dei criteri legali di interpretazione e di integrazione, disattendere le conclusioni cui le parti sono giunte e inquadrare il contratto dello schema che maggiormente ritiene opportuno.

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