L’economia del benessere è quel filone dell’analisi economica che si propone di fornire criteri generali per giudicare se una data situazione economica è preferibile ad un’altra dal punto di vista del benessere della collettività.

Dato che ciascuna situazione economica è caratterizzata da una specifica allocazione delle risorse disponibili fra i possibili impieghi e da una specifica distribuzione delle risorse fra gli individui che compongono la collettività, i due fondamentali criteri per la valutazione di situazioni economiche alternative sono:

l’efficienza nell’allocazione delle risorse

– l’equità nella distribuzione delle risorse

A fondamento di entrambi i criteri è necessario porre giudizi di valore.

Giudizi di valore su cui si basa la moderna economia del benessere

La moderna economia del benessere si basa su tre giudizi di valore :

Primo giudizio di valore: la definizione di ottimo paretiano

una situazione economica dalla quale non è possibile spostarsi per aumentare il benessere di un individuo senza che risulti diminuito quello di un altro è una situazione di ottimo paretiano

Secondo giudizio di valore: la definizione di miglioramento paretiano

se nel passaggio da una situazione economica all’altra almeno un individuo accresce il proprio benessere e nessun altro subisce una riduzione del benessere, lo spostamento dall’una all’altra situazione si qualifica come miglioramento paretiano

Terzo giudizio di valore:

a compiere la valutazione sul livello di benessere raggiunto da ciascun individuo in ognuna delle situazione che vengono confrontate è l’individuo stesso e non un terzo (ad es. il governo, parlamento ecc…)

I concetti di ottimo paretiano e di miglioramento paretiano rappresentato dei criteri di valutazione dell’efficienza allocativa. Infatti un all’allocazione delle risorse è efficiente e rappresenta una situazione di ottimo paretiano se modificandola non è possibile aumentare il benessere di un individuo senza diminuire quello di un altro.

Se ciò è possibile non si tratta di un’allocazione efficiente e il cambiamento dell’ allocazione rappresenta un miglioramento paretiano.

Quindi per aversi miglioramento paretiano, cioè lo spostamento da un’allocazione ad un’altra, è necessario il consenso di tutti gli individui che compongono la collettività. Se c’è anche un solo parere contrario, quindi una sola persona che ne trae svantaggio, lo spostamento non è giustificabile.

Quando lo spostamento da un allocazione all’altra porta svantaggio ad alcuni individui e miglioramento ad altri (quindi NON è miglioramento paretiano) occorre confrontare gli incrementi di benessere ottenuti da alcuni individui con le riduzioni di benessere subite dagli altri al fine di capire quale tra le due allocazioni di risorse è socialmente preferibile.

Per fare questo confronto è però necessario introdurre altri giudizi di valore basati sull’equità.:

→ Il problema dell’equità consiste quindi nel confrontare le diverse distribuzioni delle risorse fra gli individui ed i livelli di benessere che da ciascuna di esse ad ogni individuo possono derivare, e nel determinare la distribuzione delle risorse che rende massimo il benessere collettivo.

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