Il rapporto giuridico

Il concetto alla base della costruzione dogmatica è il rapporto giuridico, ovvero qualsiasi relazione alla quale l’ordinamento giuridico dà rilevanza. Consiste nella posizione di potere (lato attivo) di una persona cui corrisponde una posizione di dovere (lato passivo) di un’altra persona.

Tale relazione può realizzarsi solo tra persone fisiche e tra soggetti ad esse equiparate e dunque, per parlare di rapporto giuridico deve sussistere:

  • una relazione tra soggetti (rapporti personali) o tra persone e cose (rapporti reali).
  • una relazione che abbia a soggetto un interesse, anche non economico, per soddisfare il quale sia necessaria una prestazione suscettibile di valutazione economica (art. 1174).

Per la comprensione del rapporto giuridico risultano centrali due nozioni:

  • parte: chi prende parte ad un rapporto giuridico.
  • terzo: chi resta estraneo ad un rapporto giuridico.

Le situazioni giuridiche attive

  • diritto soggettivo: rappresenta la situazione giuridica attiva più forte caratterizzata da un interesse e della tutela di tale interesse.

Si distinguono in:

    • diritto soggettivo assoluto: garantisce il diritto di un soggetto di conservare un bene/ servizio in modo esclusivo. Tali diritti devono essere rispettativi da chiunque, avendo per correlato il dovere di astensione.
    • diritto soggettivo relativo (es. diritto di credito): garantisce il diritto di un soggetto di pretendere una prestazione. Tali diritti si rivolgono a singoli soggetti che sono vincolati dal dovere di condotta.
  • diritto di godimento: garantisce il diritto che assicura il godimento di un bene altrui e il relativo rispetto di tale godimento da parte degli altri. Si pone a metà tra i diritti soggettivi assoluti e quelli relativi.
  • diritto potestativo: garantisce il diritto di un soggetto a realizzare una modificazione giuridica e si esercita nei confronti di altri soggetti che non possono sottrarsi alla volontà del titolare in quanto sono vincolati da un dovere di soggezione.

Altri due concetti fondamentali sono considerati parte delle situazioni giuridiche attive:

  • la potestà (es. genitori – figli): consiste nei poteri affidati ad un soggetto al fine di tutelare un interesse altrui che l’ordinamento ritiene meritevole di protezione. Essa viene tradizionalmente definita potere-dovere.
  • l’aspettativa: consiste in posizioni di attesa che corrispondono ad un diritto soggettivo in formazione (aspettative di diritto).

Le situazioni giuridiche passive

Al diritto soggettivo corrispondono, dal lato passivo, obblighi e doveri. Conviene considerare due nozioni centrali:

  • l’onere: consiste nella situazione giuridica che grava su un soggetto attribuendogli, se soddisfatta, un vantaggio.
  • la soggezione: consiste nella situazione del soggetto sul quale altri possono esercitare poteri attivi, senza che questo possa sottrarvisi.
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