cc 2222 Contratto di lavoro autonomo, mediante il quale una persona (in genere un artigiano) si obbliga verso un’altra, dietro un certo corrispettivo e senza vincoli di subordinazione, a compiere una certa opera (es. un mobile, un vestito) o a prestare un certo servizio (il restauro di un quadro, la verniciatura di un’automobile ecc.).

  1. Distinzione tra contratto d’opera e appalto. Il contratto d’opera si distingue dall’appalto perché in quest’ultimo l’appaltatore è un imprenditore, che corre tutti i rischi patrimoniali connessi con l’esercizio di un’impresa; l’artigiano prestatore d’opera, invece, svolto il suo servizio o realizzata l’opera oggetto del contratto riceve il proprio compenso, senza correre rischi di natura imprenditoriale.
  2. Disciplina giuridica. L’opera o il servizio devono essere realizzati a regola d’arte. Il committente, una volta accettata l’opera, non può poi lamentarne i vizi o la difformità rispetto a quanto concordato, salvo che vizi o difformità fossero difficilmente riconoscibili o dolosamente nascosti: in questo caso egli dovrà denunciare al prestatore d’opera l’esistenza di vizi entro 8 giorni dalla scoperta. Il committente può in ogni momento recedere dal contratto, purché indennizzi il prestatore d’opera delle spese sopportate, del mancato guadagno, e gli dia il compenso per il lavoro già effettuato. Se la realizzazione dell’opera o la prestazione del servizio divengono impossibili, il prestatore d’opera ha diritto al compenso per il lavoro eventualmente già compiuto.

Il contratto d’opera intellettuale. È il contratto che ha per oggetto la prestazione di un’opera intellettuale (ad es., la progettazione di una villa, una consulenza legale o una visita medica) in cambio di un compenso. L’oggetto del contratto cc 2229 è una prestazione fornita da un professionista che deve essere iscritto all’apposito albo o elenco professionale, se si tratta di attività per la quale l’iscrizione è necessaria. La prestazione d’opera intellettuale svolta in mancanza della necessaria iscrizione all’albo non dà diritto al prestatore di andare in giudizio per ottenere il compenso cc 2231. Il prestatore d’opera intellettuale deve svolgere personalmente l’incarico assunto, e si può servire, sotto la propria responsabilità, di ausiliari. Il cliente può sempre recedere dal contratto, tenendo indenne il prestatore d’opera dalle spese eventualmente sostenute e pagandogli il compenso per il lavoro già svolto. Il professionista può recedere dal contratto solo per giusta causa: in ogni caso egli ha diritto al rimborso delle spese sostenute e al compenso per il lavoro svolto, nei limiti in cui questo sia utile al cliente cc 2237.

La donazione

cc 769 s È il contratto con il quale un soggetto (donante), per spirito di liberalità (cioè sapendo di non esservi giuridicamente tenuto), arricchisce un altro soggetto (donatario), disponendo a favore di questo un suo diritto, o assumendo un’obbligazione nei suoi confronti.

  1. Forme e tipi di donazione. La donazione deve rivestire la forma dell’atto pubblico (rogito notarile), redatto in presenza di due testimoni, e deve essere accettata dal donatario. È nulla la donazione di beni futuri; è invece valida la donazione di tutti i beni del donante. È detta remuneratoria la donazione fatta per ricompensare il donatario di speciali meriti nei confronti del donante. Alcuni negozi giuridici, definibili donazioni indirette, realizzano il risultato economico della donazione, pur senza rivestirne il carattere formale: è, ad es., il caso della costituzione di una rendita vitalizia a favore del terzo, secondo lo schema del contratto a favore del terzo. La donazione non cessa di essere tale se al donatario viene imposto un onere, cioè se nel contratto di donazione il donante dispone una limitazione dell’arricchimento del donatario, stabilendo che egli debba in qualche modo compiere una certa attività, una volta ricevuta l’entità economica oggetto della donazione; ad es., a chi ha ricevuto una forte somma di denaro, può essere imposto l’onere di costruire un centro assistenziale, o una fondazione di studio (donazione modale). Il minore di età, l’interdetto, l’inabilitato non possono fare donazioni.
  2. Come si fa il contratto. Il donante deve stipulare il contratto di donazione personalmente: può farsi rappresentare, mediante procura redatta con le forme dell’atto pubblico, solo indicando la persona del donatario e l’oggetto della donazione, in modo che il rappresentante non abbia facoltà di scelta in ordine all’una o all’altro. Anche le persone giuridiche possono fare e ricevere donazioni,. Il donante che non adempie gli obblighi impostigli dal contratto di donazione può essere tenuto dal donatario all’adempimento o al risarcimento del danno solo in caso di dolo o colpa grave da parte sua, e ciò in considerazione della natura gratuita della donazione.
  3. In quali casi si può revocare. La donazione può essere revocata se il donatario si rende responsabile di gravi atti (omicidio, tentato omicidio ecc.) nei confronti del donante (revocazione per ingratitudine) ovvero se il donante ignorava, al momento dell’atto, di avere figli (o altri figli: revocazione per sopravvenienza di figli).
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