L’amministrazione finanziaria è la figura soggettiva di maggiore rilevanza. Essa è la struttura amministrativa deputata funzionalmente all’attuazione della normativa tributaria statale (che fino alla riforma attuata con d. lgs 300/1999 e D.M. 28/12/00 ha coinciso con le attribuzioni del Ministero delle Finanze). L’introduzione in materia di amministrazione del prelievo tributario di nuovi schemi organizzativi (x separare indirizzo politico dalla gestione operativa dell’attuazione della normativa tributaria) si è realizzata con una sostanziale “privatizzazione” dell’attività impositiva (che è attribuita alle Agenzie fiscali, con organizzazione/controllo dell’attività riservate a Ministero Economia e Finanze). Le agenzie sono 4: Agenzia delle dogane, Agenzia del territorio, Agenzia del demanio e Agenzia delle entrate.

Agenzia delle entrate: ente pubblico non economico, con autonomia regolamentare, amministrativa, contabile, patrimoniale, finanziaria. Funzionamento e organizzazione disciplinati da uno statuto emanato su proposta del Premier di concerto con Ministero Economia, rapporto con il Ministero Economia regolato da una Convenzione annuale, da cui si determinano servizi e obiettivi da perseguire, nonché risorse finanziarie disponibili. Ex d. lgs 300/1999 essa ha tutti i potere diretti all’attuazione amministrativa delle principali imposte erariali (compreso l’accertamento, riscossione, rappresentanza nel contenzioso tributario inerenti tali imposte). Si articola in: uffici centrali (con sede a Roma. Funzioni centrali una volta esercitate da Ministero Finanze, ora dal cosiddetto “Ministero snello”: il “Dipartimento delle finanze”articolato in 8 direzioni: legislazione tributaria, giustizia tributaria, studi-ricerche economico fiscali (con compiti di controllare andamento del gettito e di sostenere il ministro all’atto di adozione di scelte di politica tributaria svolgendo consulenza giuridica sia a livello interno nel Dipartimento, sia a livello esterno per le Agenzie fiscali), Agenzie ed enti della fiscalità, relazioni internazionali, federalismo fiscale, comunicazione istituzionale della fiscalità, sistema informativo della fiscalità, gestione risorse finanziarie e personale), uffici regionali (con sede in capoluoghi di regione con compiti di programmazione, indirizzo, coordinamento, controllo), uffici locali (con funzioni operative territoriali).

Hanno (d.lgs. 300): personalità giuridica di diritto pubblico, ex 61 3° d. lgs 300 osservano i principi di legalità, imparzialità, trasparenza, loro operato sottoposto alla vigilanza di autorità politica ovvero del Ministero economia. Lo statuto (deliberato dagli organi direttivi delle Agenzie, sottoposto ad approvazione Ministro Economia) deve:

a) definire potere ministeriali di vigilanza, secondo modalità idonee a garantire l’autonomia dell’agenzia;

b) determinare attribuzioni degli organi di cui si compone l’Agenzia;

c) istituire apposite strutture preposte al controllo interno di gestione;

d) individuare principi generali in ordine all’organizzazione ed al funzionamento dell’agenzia;

e) attribuire a regolamenti interni di ciascuna agenzia (adottati dalle direzioni e approvati dal Ministero) la possibilità di adeguare l’org alle dinamiche esigenze funzionali;

f) devolvere ad atti di organizzazione di livello inferiore ogni altro potere di organizzazione;

g) applicare criteri di mobilità professionale e territoriale ex d.lgs. 29/1993;

h) prevedere attribuzione all’agenzia di autonomia di bilancio;

i) attribuire ad organi direttivi facoltà di deliberare e proporre all’approvazione del Ministero regolamenti interni di contabilità ispirati a principi civilisti.

Struttura organizzativa: Direttore d’Agenzia, Comitato di Gestione (membri non possono svolgere attività professionali, non possono esser amministratori/dipendenti di società/imprese operanti nei settori d’intervento dell’Agenzia, Collegio dei revisori dei conti ( tutti incarichi di durata massimo 3 anni ex 67 d. lgs 300). Commissario straordinario (in casi del tutto eccezionali viene nominato: assume i potere del Direttore del comitato di gestione). 2 ambiti di organizzazione territoriale dell’Agenzia delle Entrate: regionale (affidato a Direzioni Regionali delle entrate, che svolge coordinamento degli uffici periferici situati nel territorio regionale, nonché funzioni operative riguardo certe tipologie di “grandi” contribuenti. per questi ultimi le Direzioni regionali fanno anche attività di liquidazione automatica e controllo formale delle dichiarazioni, controllo sostanziale, recupero crediti inesistenti usati in compensazione, gestione contenzioso, rimborso in materia di imposte dirette ed IVA) e provinciale (affidato a Direzioni Provinciali delle Entrate, istituite con Delibera del Comitato di gestione; provvedono all’attuazione dei tributi attribuiti alla competenza dell’AE, curando attività d’informazione e assistenza ai contribuenti, gestione tributi, accertamento, riscossione, trattazione contenzioso. Strutturate in 1 o più uffici territoriali e in un ufficio controlli che può articolarsi in più aree, individuate per la numerosità e per le caratteristiche delle diverse tipologie di contribuenti e per i differenti tipi di attività da svolgere).

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