Le condizioni economiche e l’ambiente materiale nel Lazio arcaico

Nella più antica storia delle primitive popolazioni laziali, sino agli inizi dell’ultimo millennio a.C., è verosimile che la base economica sia stata rappresentata dall’allevamento. Accanto alla pastorizia era nota e praticata dalle popolazioni latine una forma primitiva di agricoltura in cui doveva avere un’importanza notevole un tipo di cereale povero, ma resistente è adatto alle zone umide: il farlo. Esso sopravviverà in età avanzata in alcune cerimonie religiose e in particolare nella forma arcaica e solenne di matrimonio Romano.

L’area cui si ricollega la storia delle comunità del Latium vetus aveva dimensioni relativamente modeste. Essa infatti è limitata a nord dal Tevere, ad est dai primi altipiani che segnano il confine fra i latini e le popolazioni sabine e al sud dagli ultimi contrafforti dei colli Albani che si sporgono sulla grande pianura che si apre verso Cisterna, Circei e Terracina.

Le strutture sociali preciviche

L’unità di popolazione più arcaica che darà luogo alle successive realtà proto-urbane si identifica nelle comunità di villaggio che abitarono i territori della Lazio sopra descritti.

Sul tipo di organizzazione sociale e politica di queste comunità vi sono diverse ipotesi discordanti. Lo storico italiano che ha cercato di sviluppare in modo più coerente il complesso di idee e di orientamenti esistenti è stato Pietro Bonfante. Lo studioso partiva dall’idea che lo Stato fosse una costante nella storia delle società umane e che esso andasse identificato, di volta in volta, con organismi diversi, a seconda del grado di sviluppo di queste stesse società.

L’idea che la famiglia e poi la gens o la tribù avessero assolto alle funzioni che saranno in seguito assunte dalla città-stato spiegava la posizione del pater della familia proprio iure. Secondo la ricostruzione di Bonfante, la potestas del pater è il residuo di un più definito potere sovrano del capo su un «gruppo politico», che si estendeva dal territorio in cui era stanziato il gruppo familiare e a tutti i membri di questo.

Per il Bonfante, elemento essenziale di una struttura statuale era il carattere di stabilità nel tempo. Egli individuò l’organismo politico in strutture più stabili: la gens o la grande famiglia agnatizia. Nel corso delle sue ricerche, attraverso queste due figure, cercherà di ricostruire la più antica forma di organizzazione statale precivica.

Il dibattito sulle forme più antiche di organizzazione statale esistenti nel Lazio si basava sulla convinzione che lo Stato non fosse una realtà storicamente data, ma costituisse un fenomeno necessario e connaturato alla storia della società umana.

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