Gli strumenti con cui il CSM influisce, condiziona e supervisiona l’attività degli uffici giudiziari possono essere così riassunti:

  1. poteri in materia di tabelle degli uffici giudiziari giudicanti e requirenti

Il CSM regola analiticamente le modalità con cui i capi degli uffici giudiziari, sia giudicanti che requirenti, decidono in materia di organizzazione interna dei loro uffici, in materia di distribuzione del lavoro, di sostituzioni in caso di assenze, di relazioni interne agli uffici.

Si ritiene che la partecipazione di tutti i magistrati alla definizione delle modalità di funzionamento dell’ufficio di appartenenza sia condizione necessaria per una gestione degli uffici efficiente e rispettosa dell’indipendenza dei singoli giudici e dei singoli pm. Pertanto tra i doveri dei dirigenti degli uffici vi è quello di promuovere incontri e consultazioni in materia.

2. interpretazione autentica delle norme che regolano i rapporti tra i magistrati ed il loro status all’interno degli uffici giudiziari

Spesso i magistrati degli uffici giudicanti e requirenti si rivolgono al CSM per sapere quale sia la corretta interpretazione delle norme che regolano i rapporti all’interno degli uffici giudiziari o quali siano i comportamenti da adottare in specifiche circostanze.

3. le ispezioni e le visite presso gli uffici giudiziari

Sono effettuate da delegazioni composte da componenti delle commissioni referenti competenti per materia al fine di accertare la natura delle disfunzioni e prospettarne la loro attenuazione o soluzione.

4. la convocazione di giudici e pm presso il CSM, solitamente sentiti dalle commissioni competenti per materia

Spesso hanno uguali finalità delle visite presso gli uffici giudiziari, oppure servono a organizzare riunioni di magistrati che operano presso diversi uffici per accertare la natura delle difficoltà createsi a livello operativo e/o individuare quali siano le migliori soluzioni organizzative e strumentali per far fronte alle emergenze funzionali degli uffici giudiziari. Talvolta servono per scegliere il miglior candidato per ricoprire specifici incarichi.

5. la creazione di nuovi ruoli organizzativi all’interno degli uffici giudiziari

Il CSM, nel 1995, ha creato il ruolo organizzativo, all’interno degli uffici giudiziari, dei magistrati referenti per l’informatica, con il compito di favorire la diffusione e l’uso degli strumenti informatici e di evitare che le soluzioni adottate in tale settore possano incidere sull’indipendenza dei magistrati. Da allora il CSM nomina 2 magistrati referenti per l’informatica.

6. gli esoneri dal lavoro giudiziario

Il CSM ha il potere di esonerare i magistrati dallo svolgimento di una parte del lavoro giudiziario, modificando così le risorse lavorative a disposizione degli uffici di appartenenza.

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