L’onore consiste nell’insieme delle qualità essenziali al valore di ogni persona umana in quanto tale. Il diritto all’onore, oltre a costituire uno dei più antichi diritti della persona umana, è considerato nel nostro ordinamento personalistico come bene-fine primario, riconosciuto dalla stessa Costituzione.

Circa il concetto di onore, trattasi di concetto non naturalistico, ma normativo, facendo esso riferimento non ad una realtà di natura, ma a valori socioculturali, desumibili dal nostro ordinamento giuridico od extragiuridico. Due sono le concezioni fondamentali:

  • concezione fattuale dell’onore come sentimentoproprio o dell’altrui valore. Nell’ambito di tale concezione viene ulteriormente distinto tra:
    • l’onore in senso stretto (onore in senso soggettivo o interno), consistente nel sentimento che il soggetto ha del proprio valore. Tale onore può essere leso soltanto dalle offese poste in essere in presenza della persona offesa;
    • la reputazione (onore in senso oggettivo o esterno), consistente nel sentimento di stima che gli altri hanno del soggetto. Tale onore può essere leso soltanto dalle offese poste in essere in presenza di terze persone.
    • concezione normativa dell’onore come valoredel soggetto. Dal momento che la presente concezione pone il problema dei parametri in base ai quali determinare il valore della persona umana da tutelare, all’interno di essa viene ulteriormente distinto tra:
      • la concezione utilitaristica dell’onore come valore sociale, ossia come entità esclusivamente sociologica attribuita dalla comunità secondo i meriti comunitari;
      • la concezione dell’onore come valore morale, ossia come valore intrinseco in ogni singola persona umana in quanto tale, in forza della propria dignità di uomo e, pertanto, eguale in tutti gli uomini.

Per il superamento degli inconvenienti delle concezioni sopraesposte, un determinante contributo è dato sussumendosi l’onore in senso personalistico, come bene personalistico costituzionalmente orientato, ossia alla luce del principio personalistico, e questo nel senso:

  • che l’onore trova fondamento costituzionale, rientrando tra i diritti inviolabili dell’uomo;
  • che l’onore è attributo originario della persona umana come tale, costituendo un valore intrinseco della stessa in forza della propria dignità di persona umana;
  • che l’onore è pari, come è pari la dignità, ex art. 3 Cost., in tutti gli uomini, appartenendo inderogabilmente a ciascun uomo ed essendo uguale per tutti senza distinzioni (onore come valore morale);
  • che il valore della persona umana, inteso come contenuto dell’onore, nasce dall’estrinsecarsi e dall’operare della stessa in conformità ai valori costituzionalmente significativi (es. principio di uguaglianza ex art. 3) e a tutti gli altri valori giuridici o socioculturali, costituzionalmente non incompatibili e pur sempre essenziali (es. tutela ambientale);
  • che funzione della tutela dell’onore è quella di vietare a qualsiasi soggetto di esprimere giudizi di indegnità, contrastanti col valore, nel senso sopra precisato, della persona, presente o meno l’offeso o terzi oltre l’offeso e indipendentemente dai possibili effetti sul soggetto offeso e sugli altri consociati;
  • che la verità non legittima, come tale, alcuna offesa all’onore, il quale, come attributo alla personalità in quanto tale, è tutelabile oggettivamente ed indipendentemente dalla falsità e dalla veridicità degli addebiti. Restano salve le ipotesi scriminanti di prevalenza, rispetto al bene dell’onore, di altri interessi costituzionalmente rilevanti (es. libertà di pensiero);
  • che la notorietà dei fatti offensivi non esclude che la loro attribuzione sia offensiva.

Accanto all’onore, l’art. 594 prevede anche il decoro quale oggetto giuridico dell’ingiuria, da cui il problema se il decoro costituisca o meno un bene distinto dall’onore ed oggetto di autonoma tutela. A detta di Mantovani, onore e decoro, pur essendo riconducibili al comune concetto di dignità della persona, presentano contenuti diversi:

  • l’onore concerne le qualità (es. morali, intellettuali, fisiche) caratterizzanti il valore della persona umana;
  • il decoro riguarda il complesso degli atteggiamenti che, pur non incidendo sul valore del soggetto, incidono su quel rispetto di cui ognuno è degno.
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