La Costituzionedel 1948 non sancisce il principio confessionista, per cui il nostro Stato può considerarsi legittimamente laico.

Il concetto di laicità nasce con l’Illuminismo e con la caduta dell’assolutismo regio, che attribuiva alla Chiesa una posizione politica di grande rilievo, per cui lo Stato doveva essere necessariamente confessionale per godere dell’appoggio ecclesiastico.

In effetti, lo Stato liberale rappresenta l’unico esempio di Stato laico, in quanto è caratterizzato da una legislazione anticlericale e di tipo unilaterale.

Lo Stato deve assumere una posizione di neutralità ed è proprio quest’ultima che manca nel nostro ordinamento.

È riscontrabile, infatti, nella nostra società una sorta di “confessionismo strisciante”, testimoniato dalle feste religiose e dal calendario, dall’apposizione di simboli religiosi nei tribunali e nelle scuole, dal fatto che i vescovi sono considerati anche autorità civili. Al momento attuale dunque il nostro Stato non può essere definito del tutto laico.

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