Nel nostro sistema giuridico esiste una forte tendenza all’impiego di strumenti alternativi alla legge statale:

  • decreti legge: a causa delle risicate maggioranze parlamentari che impedivano di far passare leggi in materia economico-sociale, si diffuse la prassi di normare attraverso decreti legge che, non essendo poi convertiti dal Parlamento, venivano continuamente reiterati (pratica successivamente vietata dalla Corte costituzionale).
  • decreti legislativi: la prassi si è poi evoluta nella direzione di un rinnovato utilizzo dei decreti legislativi, con i quali i governi facevano approvare dalle varie maggioranze parlamentari leggi delega sempre più ampie.

Tutti i principali provvedimenti in materia di lavoro degli ultimi dieci anni sono stati elaborati con questa seconda tecnica, la quale, tuttavia, comporta il rischio che il baricentro del potere legislativo ne risulti squilibrato e, in particolare, che il governo si appropri indebitamente di prerogative spettanti al Parlamento.

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