La tutela definita di urgenza è quella tutela assicurata da provvedimenti giudiziari che possono essere richiesti da soggetti quando “vi è fondato motivo di temere che durante il tempo necessario per far valere il diritto in via ordinaria quest’ultimo possa essere minacciato da un pregiudizio imminente”.

E’ un tutela di carattere cautelare, somministrata generalmente dai giudici. Essa deve essere seguita e poi assorbita da provvedimenti che decidono il merito della causa.

Secondo una teoria tale tutela è ammissibile solo per quei diritti la cui violazione provoca conseguenze che non sono sempre riparabili attraverso il risarcimento del danno: tali diritti sono i diritti di proprietà o della persona, in quanto solo per essi è pensabile un pregiudizio irreparabile per il periodo in cui tali diritti sono violati.

Ma secondo un’altra teoria non bisogna guardare la distinzione tra diritti assoluti e relativi ma il fatto che il bene abbia o meno carattere infungibile il che determina l’impossibilità per il titolare del diritto di procurarsi nell’attesa altro bene nel mercato.

Un’altra teoria ancora afferma che la tutela in via d’urgenza è diretta a colmare lo scarto tra gli effetti della futura decisione sul merito e la soddisfazione integrale. E ciò in conseguenza del fatto che lo stato di insoddisfazione può determinare per il soggetto danni difficilmente valutabili.

In relazione a queste nuove esigenze la giurisprudenza si è mossa per accordare tutela anche a situazioni inerenti i diritti di obbligazione. Si è così ritenuto che un obbligazione pecuniaria possa essere suscettibile di essere tutelata in via d’urgenza imponendo al creditore di pagare immediatamente in quanto quella situazione è suscettibile di rappresentare un pregiudizio imminente e irreparabile. Lo stesso si può dire per il diritto alla retribuzione.

L’estensione della tutela d’urgenza ai diritti di obbligazione testimonia che la differenza tra dir. assoluti e relativi tende a ridursi, almeno sul terreno della tutela. Il fondamento risiede nel fatto che situazioni definite obbligatorie si raccordano a bisogni o esigenze che la collettività reputa essenziali e primarie. In questi casi sarò insufficiente la tutela risarcitoria in quanto l’eventuale ritardo del risarcimento può determinare un pregiudizio irreparabile. Di qui, dunque, l’esigenza di ricorrere a forma di tutela in via d’urgenza che fanno si che la situazione tra le parti non subisca alterazioni irrimediabili.

In conclusione osserviamo che sul terreno concreto della tutela lo steccato tra dir.assoluti su cose e diritti di credito subisce un notevole ridimensionamento.

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