Come sappiamo, il rex si presenta come il supremo sacerdote di Roma, ove era possibile rinvenire 3 diversi collegi di primaria importanza nella vita della civitas:

Collegio dei pontefici:

presieduto dal pontefice massimo, in epoca repubblicana il più importante fra i sacerdoti romani, è presente in ogni manifestazione di rilievo della vita cittadina.

L’assistenza del collegio pontificale è essenziale in altri due ambiti: l’elaborazione e l’applicazione delle norme relative alla vita della comunitĂ  e l’enunciazione del calendario. Tale collegio appare come il depositario di un sapere tecnico e costituisce il meccanismo che garantisce la memoria collettiva della cittĂ .

Il numero dei membri di tale collegio, in etĂ  tardo-repubblicana, comprendeva 15 sacerdoti, i pontefici maggiori (pontefici in senso proprio) e alcuni pontefici minori. In etĂ  monarchica invece i membri erano solo 5, presieduti dal pontefice massimo. Essi erano scelti per cooptazione e duravano in carica tutta la vita

Collegio dei feziali:

competente per i rapporti internazionali di Roma.

Tale sacerdozio appare diffuso in molte popolazioni italiche, specie fra i latini, ed è risalente ad età antichissime. Di volta in volta tra i feziali è scelto con un rituale arcaico un pater patratus che si incontrerà col pater patratus di un altro popolo al fine di stipulare un trattato tra le due comunità.

I feziali, inoltre, intervenivano per controllare la regolaritĂ  formale di tutte le attivitĂ  romane aventi una rilevanza internazionale. In qualitĂ  di garanti della fides publica inter populos, sarĂ  loro compito provvedere ad assicurare o a chiedere il risarcimento di torti arrecati a Roma da comunitĂ  straniere, a controllare l’esatta applicazione dei trattati giĂ  esistenti e a dichiarare guerra ai popoli che avessero recato oltraggio ai romani.

I feziali, in sostanza, traducevano le decisioni politiche del rex nella forma richiesta dall’ordinamento romano per la validitĂ  degli atti internazionali. Il loro collegio era costituito da 20 sacerdoti nominati a vita e la designazione era effettuata per cooptazione.

Collegio degli auguri:

col potere di inaugurare e di interrogare gli dei mediante gli auguria

Il rex invece, mediante gli auspicia, si rivolgeva agli dei di essenzialmente per essere guidato nel corso del suo operare e delle sue scelte. Pertanto, essenziale è la distinzione tra:

  • il rex inauguratus: con il potere di trarre gli auspicia
  • il collegio degli auguri: col potere di inaugurare e di interrogare gli dei mediante gli auguria

Le tradizioni e le interpretazioni seguite dagli auguri vennero raccolti in testi conservati dal collegio, andando a costituire un sapere che si trasmette e si arricchisce attraverso la forma di memoria collettiva rappresentata dai collegi sacerdotali.

Lascia un commento