Al problema dell’offesa è legato anche quello del momento consumativo del reato, la cui determinazione è essenziale per stabilire il tempus commissi delicti ed il locus commissi delicti. Poiché si considera consumato il reato che integra tutti gli elementi costitutivi, il momento consumativo si ha nel momento in cui si chiude l’iter criminis. In un diritto penale ricostruito sul principio di offensività, tuttavia, l’offesa non può non svolgere un ruolo determinante nell’individuazione del momento consumativo, ed infatti, nei reati in cui l’offesa è elemento costitutivo della fattispecie, il momento consumativo è segnato dal verificarsi di essa.

Non così per i reati di scopo, senza offesa, dove il momento consumativo, al contrario, è dato dal verificarsi dell’ultimo elemento descrittivo.

Il riferimento all’offesa, in particolare, non è superfluo, dal momento che il suo verificarsi, in linea di massima, coincide cronologicamente col verificarsi dell’evento materiale o, nei reati di mera condotta, col compimento dell’azione o col termine per adempiere all’obbligo di fare

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