Secondo l’art. 2555 l’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’ esercizio dell’impresa.
L’azienda costituisce l’apparato strumentale (locali, attrezzatura, merci, ecc.) di cui l’ imprenditore si avvale per lo svolgimento e nello svolgimento della propria attività.
Il fattore più importante nella nozione di azienda è l’organizzazione. Infatti, l’azienda è un insieme di beni eterogenei, che subisce modificazioni qualitative e quantitative nel corso dell’attività. Comunque è un complesso caratterizzato da unità di tipo funzionale, per il coordinamento ed il rapporto di complementarietà fra i diversi elementi costitutivi instaurato dall’imprenditore e soprattutto per l’unitaria destinazione ad uno specifico fine produttivo.
L’organizzazione e la destinazione ad un fine produttivo sono dati fattuali che attribuiscono ai beni costituiti in azienda e all’azienda nel suo complesso specifico e particolare rilievo economico, prima ancora che giuridico.
I beni organizzati ad azienda consentono la produzione di utilità nuove, diverse e maggiori di quelle tradibili dai singoli beni isolatamente considerati. Se sul piano statico, l’azienda si risolve nei beni che la compongono, sul piano dinamico essa è un nuovo valore, per l’attitudine alla produzione di nuova ricchezza che l’organizzazione le conferisce. Ed è questo valore dinamico dell’azienda che acquista rilievo per i creditori.
Il rapporto di strumentalità e di complementarietà fra i singoli elementi costitutivi dell’ azienda, fa sì che il complesso unitario acquisti di regola un valore di scambio maggiore della somma dei valori dei singoli beni che in un dato momento lo costituiscono. Tale maggior valore è detto avviamento.
L’avviamento di un’azienda è rappresentato dalla sua attitudine a consentire la realizzazione di un profitto e dipende da fattori oggettivi e da fattori soggettivi.
L’avviamento oggettivo è l’avviamento che dipende da fattori oggettivi, ed è quello ricollegabile a fattori indipendenti dalla persona dell’imprenditore, in quanto insiti nel coordinamento funzionale esistente fra i diversi beni.
L’avviamento soggettivo è l’avviamento che dipende da fattori soggettivi, ed è quello ricollegabile all’abilità operativa dell’imprenditore sul mercato ed in particolare alla sua abilità nel formare, conservare e accrescere la clientela.
Sotto l’aspetto normativo, l’unità economica dell’azienda e gli interessi al mantenimento di tale unità trovano riconoscimento nella disciplina, dettata dal codice civile, per il trasferimento dell’azienda, artt. 2556-2562.
Infatti, il trasferimento dell’azienda, a titolo definitivo o temporaneo, è sottoposto ad un regime normativo che sotto più profili deroga alla disciplina di diritto comune delle corrispondenti vicende circolatorie aventi ad oggetto singoli beni o complessi di beni non finalizzati allo svolgimento dell’attività di impresa.
Il passaggio dell’azienda da un soggetto ad un altro comporta infatti degli effetti ex lege, ispirati dalla finalità di favorire la conservazione dell’unità economica e del valore di avviamento dell’azienda, a tutela di quanti su tale unità e su tale valore hanno fatto affidamento (acquirente dell’azienda, lavoratori e creditori).