La carta di credito è un documento che legittima il possessore a sostituire, nel pagamento di merci o servizi, alla moneta legale l’addebitamento su un conto che viene aperto a suo nome presso l’istituto emittente della carta e che deve essere periodicamente regolato alle scadenze stabilite. La funzione della carta di credito è quella di consentire al possessore di regolare in una unica soluzione alla scadenza prestabilita il prezzo degli acquisti fatti o dei servizi ricevuti nel periodo.

In tal modo viene a crearsi un duplice rapporto. Da un lato il rapporto tra intermediario emittente della carta e titolare della carta che comporta l’apertura di un conto presso l’emittente sul quale addebitare l’importo delle operazioni compiute presso le singole imprese convenzionate con l’intermediari. Da questo punto di vista la carta costituisce uno strumento di pagamento. Da un altro lato vi è un rapporto tra intermediario e imprese convenzionate le quali hanno presso l’intermediario un conto nel quale vengono accreditati gli importi.

L’intermediario emittente della carta regola alla scadenza i rapporti tra acquirenti e imprese convenzionate tra conti che hanno un saldo debitore e conti che hanno un saldo creditore. Per questa sua funzione e per il credito concesso l’intermediario riceve una commissione percentuale.

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