controllo liquidatorio di cui al 36ter è di particolare importanza in quanto introduce il tema della selezione dei contribuenti nei confronti di cui avviare l’attività di controllo. Dopo alcuni tentativi diretti ad assegnare alla sorte oppure ad indici esterni, la normativa in materia di accertamento delle imposte sui redditi ha fondato la scelta dei contribuenti da controllare sulla centralizzazione amministrativa dei criteri da adottare da parte degli uffici periferici (affidando a una produzione normativa interna la determinazione annuale di criteri selettivi per programmare azione di controllo, tali da tener conto anche della capacità operativa dei singoli uffici). Il decreto ministeriale provvede annualmente a programmare l’azione amministrativa di controllo e ad individuare le attività nei confronti di cui deve indirizzarsi l’accertamento tributario (tenendo conto non solo di indici di pericolosità fiscale delle diverse attività produttive, ma anche dei risultati delle verifiche condotte negli anni precedenti, come pure delle dimensioni economiche e della localizzazione territoriale delle attività ).