Numerosissimi sono i limiti che la sovranità territoriale dello Stato incontra in quella parte del diritto internazionale che va sotto il nome di diritto internazionale economico. Tale settore è dominato dalle norme convenzionali: le varie Dichiarazioni di principi che si hanno in materia di rapporti tra Paesi industrializzati e Paesi in via di sviluppo (accordi di cooperazione), infatti, hanno un mero carattere programmatico e non si sono ancora tradotte in norme consuetudinarie produttive di concreti e precisi diritti ed obblighi degli Stati.
A prescindere dagli accordi di cooperazione, comunque, la libertà degli Stati in materia economica è limitata da numerosissimi accordi, tendenti alla liberalizzazione del commercio internazionale e all’abbattimento degli ostacoli alla libera circolazione delle merci.
In dottrina sono stati fatti diversi tentativi per individuare limiti di carattere generale, svincolati dalle norme sul trattamento degli interessi stranieri. I più interessanti tentativi del genere sono quelli che si riferiscono all’irrogazione di sanzioni in base alla legislazione antitrust (es. ammende contro le imprese che concludono accordi diretti a falsare la concorrenza) o alla legislazione riguardante il commercio internazionale (es. misure di boicottaggio).