La costituzione scritta munita di judical review costituisce il primo fattore di differenziazione tra USA e inglesi. Il secondo fattore è la dissimilitudine dell’organizzazione giudiziaria. Inizialmente le colonie tentano di rifarsi al modello inglese ma non funzionò mai bene. Vengono realizzate riforme a cui contribuisce la cultura illuministica sull’organizzazione delle corti e sui problemi del processo. L’intento di rendere effettiva la giustizia aveva eliminato il principio del common law per cui contro le sentenze non vi è appello si provvede a strutturare più gradi di giudizio. La riforma Field Code prevede:

abolizione delle form of actions

fusione processuale tra common law e equity

la generalizzazione della procedura di discovery

la tendenza americana è di semplificare il processo eliminando le barriere del formalismo. Un punto fermo è la trial by jury, ma mentre in Inghilterra la giuria è quasi scomparsa nelle vertenze civili, in USA è rimasta.

La letteratura giuridica del XIX secolo

i commentari di Blackstone negli USA godono di molta influenza perché fornivano una visione del common law in una dimensione abbordabile. Due ragioni principali contribuiscono a promuovere la letteratura giuridica ad un rango ancora sconosciuto in Inghilterra:

l’amministrazione e giustizia è sempre stata accentrata a Londra e i giurista si formava nella pratica mentre negli USA essi si formavano in un certo isolamento quindi la letteratura era fondamentale.

In Inghilterra i giudici sono tratti di preferenza dal rango degli avvocati di successo ed essendo di intelligenza superiore sono sempre stati poco inclini ad affidarsi alla letteratura. Negli USA i giudici erano avvocati di esperienza e per questo avevano bisogno di studiare diritto e si rivolgevano alla letteratura.

L’affermarsi delle Università nella formazione del giurista americano

declina la formazione mediante apprendistato e incentiva un ulteriore sviluppo dei metodi formativi. Negli USA sorgono scuole serali di preparazione professionale forense dove le lezioni consistono nella lettura e spiegazione di un’opera trattatistica sugli argomenti in corso. Il loro successo deriva dall’indubbio vantaggio che l’apprendimento dalla viva voce ha sull’apprendimento dallo scritto. Il panorama cambia drasticamente quando Christopher Columbus Langdell introdusse alla Law School di Harvard nel 1871:

regola su basi rigide l’accesso

raddoppia la durata dei corsi

muta la didattica sostituendola con raccolte di casi giurisprudenziali selezionati dal docente che gli studenti dovevano leggere e studiare e poi analizzare in classe

cambia il corpo accademico sostituendo giudici e avvocati in pensione con giovani brillanti insegnanti e ricercatori

In realtà del modello tedesco, che è la trasparente fonte cui si ispirò la rivoluzionaria riforma della didattica introdotta Langdell ebbe solo informazioni di seconda mano e gli mancò una preparazione specifica idonea ad articolare una compiuta metodologia, ciò che stava a cuore a Langdell era che la formazione del giurista avvenisse in Università, cosa rivoluzionaria perché la tradizione inglese era del tutto opposta. La riforma segna il momento in cui l’esperienza americana sul tema cruciale della formazione del giurista rovescia il modello inglese nel suo esatto contrario. Gli USA giunsero di gran lunga prima dell’Inghilterra a comprendere che diveniva di gran lunga preferibile che costoro potessero formarsi a contatto con la cultura generale del paese. Nel giro di pochi anni tutte le maggiori Law School adottarono il metodo di Harvard.

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