Anche la NEP si rivela come transitoria. Nell’Europa occidentale c’era l’insaturazione di regimi autoritari (Italia e Germania) e quindi esigenza di affermare lo stato. Si avvia un forte intervento sul paino economico di collettivizzazione. Nel 1928 c’è un piano quinquennale di collettivizzazione dell’industria, commercio e agricoltura (Cooperative). Rimangono solo piccole attività (come artigianato). Non si parla più di proprietà privata ma proprietà personale, e significa che una proprietà è consentita solo per i bisogni minimi vitali della persona (casa, reddito lavoro, oggetto per l’uso domestico). Nel 1933 c’è il secondo piano quinquennale con cui si arriva alla collettivizzazione di tutti i mezzi di produzione e di scambio di fatto scomparsa delle classi sociali come aristocrazia e borghesia, l’economia pianificata e quindi il potere è definitivamente consolidato nelle mani del Partito.

Si arriva ad adottare la nuova costituzione nel 1936 proprio alla fine di questo processo ed esprime la piena realizzazione dello stato socialista. È preparata dal Comitato Centrale del Partito sotto la guida di Stalin. Questa costituzione viene definita costituzione bilancio perché è un rendiconto della nuova costituzione che si è creata o meglio consolidata nel tempo.

La costituzione del ’36 fotografa questa nuova situazione; questa costituzione è quella definitiva, rimarrà in vigore fino al ’77.

Costituzione del ’36: voluta e preparata dal partito, soprattutto da Stalin, segretario del partito, approvata dal Congresso Straordinario del Soviet dell’US. Le costituzioni vengono definite Costituzioni BILANCIO, poiché servono per tirare le somme del cammino di avvio dello stato socialista. Deve essere modificata per adattarsi alle esigenze e all’evoluzione della società. Secondo Stalin la costituzione non deve indicare degli obiettivi da raggiungere, ma deve tradurre la situazione che si è creata nella società del tempo dal punto di vista economico e sociale. Fotografa la situazione del tempo.

Caratteristiche della costituzione:

  • La forma di governo rimane invariata;
  • Introduzione del SUFFRAGIO UNIVERSALE (art. 136), voto uguale per tutti i cittadini. Questa norma è stata oggetto di molti dibattiti: ci si chiede se non andrebbe mantenuta la limitazione di voto. Stalin rispende che nel ’18 c’erano delle classi sociali che nel ’36 non ci sono più, perciò si può estendere il voto a tutti i cittadini. Voto universale,voto in apparenza libero, ma che in realtà non è libero, perché i candidati erano presentati dal partito;
  • Viene sancito in costituzione espressamente la REVOCABILITÀ del mandato costituzionale (art. 142);
  • Viene riconosciuto espressamente il ruolo del PARTITO COMUNISTA (art. 126). Il partito viene definito come l’avanguardia dei lavoratori per il raggiungimento dello stato socialista;
  • Sul piano della tutela dei diritti rimane lo schema precedente. È dato un ampio spazio ai diritti al lavoro (diritto al riposo, ecc.); troviamo i diritti di libertà individuali, ma sempre con la limitazione che devono essere esercitati in funzione del lavoro e del consolidamento dello stato socialista;
  • Sul piano dell’organizzazione costituzionale l’aspetto interessante è la semplificazione a cui si giunge. Viene meno il Consiglio dei Soviet e la struttura è formata dal SOVIET SUPREMO DELL’US costituito dal SOVIET DELL’UNIONE (rappresenta la federazione) e dal SOVIET DELLE NAZIONALITÀ (rappresenta le 15 nazioni). Il Soviet Supremo elegge il PRESIDIUM, organo collegiale ristretto, che è quello che garantisce la continuità dell’esercizio del potere. Il Soviet Supremo si riunisce 2 volte l’anno, per il resto del tempo il potere spetta al presidium, che ha potere normativo e svolge in generale la funzione di capo di stato collegiale (collegialità degli organi). Accanto al presidium viene eletto anche il CONSIGLIO DEI COMMISSARI DEL POPOLO (organo esecutivo-rappresentativo). Questo organo è responsabile nei confronti sia del Soviet Supremo sia del presidium.

All’interno del governo abbiamo dei ministri federali che sono ministri che esercitano le loro funzioni nei confronti della totalità del territorio della federazione; altri ministri, detti federali-repubblicani, hanno la funzione di coordinare l’attività dei ministri che operano a livello decentrato, di ogni singola repubblica.

Con il ’36 si manifesta la piena definizione dello stato socialista; si doveva aprire un consolidamento dello stato socialista fino al suo superamento e alla creazione del modello COMUNISTA.

Questo è però un periodo di gravi difficoltà: questa costituzione si inserisce in una fase molto difficile e drammatica per lo stato socialista.

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