Il diritto ecclesiastico italiano: nozione, principi ispiratori e contenuto

È quella parte del diritto pubblico che studia la disciplina del fenomeno religioso all’interno dell’ordinamento statale.

Non costituiscono un “corpus” giuridico organico, ma si ritrovano in diverse fonti dell’ordinamento giuridico.

Il diritto ecclesiastico si interessa sia della disciplina concernente le confessioni religiose, sia la disciplina che riguarda la singola persona in quanto appartenente ad una confessione religiosa, così come quella che non confessa alcuna religione.

Si possono distinguere tre fasi nella storia del diritto ecclesiastico in italia:

1. liberale (1848-1929): legislazione unilaterale di stampo giurisdizionalista (lo Stato avoca a sé tutta la disciplina)

2. Patti Lateranensi (1929-1948): si pongono le relazioni tra Stato e Chiesa su un piano internazionale, in quanto fondati su ordinamenti giuridici primari

3. Costituzione repubblicana (dal 1948 in avanti): dove si riconferma la logica della trattazione internazionale arricchita di nuovi valori e principi

Modelli e sistemi: complessità e commistioni

Carattere laico repubblica → libertà di religione

Modelli: – stato confessionista: presceglie una religione come propria e uniforma l’ordinamento

– stato laico: distinzione tra sfera temporale e spirituale, tutte le religioni sono uguali

– stato unionista: autorità detiene il potere religioso e statale

– stato separatista: tiene separati i poteri

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