I monopoli

Le limitazioni legali della concorrenza trovano la loro fonte nella legge e nel sistema attuale consistono nei cosiddetti monopoli legali. Monopolio legale si ha quando la legge riserva ad un soggetto (normalmente lo stato) una posizione di esclusività nell’esercizio di una determinata attività economica per motivi di ordine fiscale o economico. La tendenza attuale è però quella di eliminare o almeno ridurre i monopoli ammettendo la presenza di una pluralità di operatori anche in settori dove in precedenza ciò non era possibile (settore radiotelevisivo o della produzione di energia). E’ quindi imposto dalla legge (in recepimento della normativa europea) che le deroghe al sistema della concorrenza disposte per servizi di interesse generale siano limitate a quanto serve per la specifica missione ad esse affidata.

Esercizio dell’impresa in regime di monopolio

In regime di monopolio è necessario assicurare che tutti possano usufruire dei beni e dei servizi prodotti e che non ci siano discriminazioni tra i consumatori attraverso l’applicazione di prezzi diversi. La legge assicura ciò imponendo all’imprenditore che opera in regime di monopolio l’obbligo legale di contrattare con chiunque richieda le prestazioni e di osservare la parità di trattamento stabilendo in caso di violazione l’applicazione di una sanzione amministrativa.

La violazione però non determina l’attribuzione ai privati di una posizione soggettiva che li legittimerebbe all’azione nel caso di rifiuto dell’imprenditore. Infatti dato che la posizione di monopolio trae la sua fonte in un provvedimento amministrativo di concessione la inosservanza delle condizioni fissate rileva solo nei rapporti tra ente concedente e imprenditore (che può determinare anche la decadenza della concessione stessa) ma non vale a creare un rapporto specifico tra imprenditore e consumatori sulla cui base si possa creare una posizione soggettiva che legittimerebbe all’azione.

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